Il giovane Artù approda al Teatro Coccia
Il Teatro Coccia di Novara porta in scena, in versione musicale, il giovane Artù. In questa Operetta improntata alla crescita, i giovani spettatori del teatro hanno potuto imparare l’importanza di valori come l’onestà, la generosità e l’aiuto per gli altri, tutte qualità di un vero re!
L’opera è il primo titolo della consolidata rassegna Chi ha paura del melodramma? e si incasella nel palinsesto del teatro dando spazio ai bambini e alle loro famiglie. Lo spettacolo in tre atti si apre con Bianconiglio. Si, proprio lui, l’amico di Alice, che viaggia tra i mondi e trasporta i bambini nel mondo magico, con l’aiuto della voce del teatro. Il peloso narratore aiuta alla gestione dei cambio scena, riportando tutti gli spettatori alla magia di quando si era piccoli.
Lo spettacolo è retto magistralmente da 3 attori:
- Artù, interpretato da Xiaosen Su
- Merlino, interpretato da Leonardo Cremona
- La dama del lago/Morgana, interpretata magnificamente da Mariateresa Federico
Una breve sinossi
La leggenda che vede il giovane Artù protagonista è la più longeva conosciuta dall’uomo. L’opera è costruita intorno alla narrazione di un Artù bambino, come nel classico Disney de La Spada nella Roccia. Infatti, ritroviamo un Merlino coi capelli grigi e il mantello, insieme ad un Artù spettinato e in pigiama, altro fattore che aiuta a trasformare il giovane uomo sul palco in un bambino.
Il giovane Artù non vuole crescere come re responsabile, ma vuole fare ciò che desidera, ignorando gli insegnamenti del vecchio mago. Merlino, per il suo bene, lo trasporterà in una dimensione onirica ricca di sfide e paure per rendere il suo cuore degno del regno di Camelot.
Le prove per il giovane Artù
Divisa in 3 atti, uno per ognuna delle sfide del mago che il giovane principe affronta, Artù e Merlino incontrano tre donne che rappresentano le virtù che il ragazzo dovrà apprendere.
Appena risvegliato, al freddo e fuori dal castello, Artù riceve la visita di una popolana, povera e affamata. Lo scambio con questa donna porterà il giovane principe ad imparare l’importanza della generosità, per gli altri e per se stessi.
La seconda sfida vede Merlino e il giovane Artù nella misteriosa Avalon, dove la magica Dama del lago mostrerà 3 vie al giovane principe, facendogli scegliere la storia del suo regno, stimolando il suo coraggio.
L’ultima prova, quella in cui il giovane Artù dovrà provare la tenacia del suo cuore, è rappresentata dalla Fata Morgana. La Maga gli mostrerà il suo futuro, rendendolo cosciente di ciò che lo attenderebbe, se il suo cuore non fosse puro abbastanza, mostrandogli poi Excalibur, la spada dei re leggendari. Accettando il suo futuro, abbracciando finalmente ciò che ha nel cuore e decidendo di essere re per il suo popolo e non per se stesso, il giovane Artù estrae la spada dalla roccia, entrando nella leggenda.
La morale per il pubblico
Sei padron del tuo destino,
tu solo disegni il tuo cammino.
Con questa frase Merlino sprona il giovane Artù a decidere per se, perché solo così potrà essere il Re che Camelot merita. Così facendo il mago insegna ai bambini in sala che sono potenti, che possono plasmare il loro futuro come desiderano, se si affidano al cuore e agli insegnamenti.
In contrapposizione ad Artu, abbiamo il Bianconiglio, che ha una sua morale da trasmettere e lo fa egregiamente. Per far funzionare bene ogni cosa, non si può dimenticare di essere magici (ma anche di chiedere aiuto, nel caso la magia fosse in vacanza).
La rassegna Chi ha paura del melodramma? esordisce quest’anno con un potente titolo che dà speranza e coraggio alle nuove generazioni.
Consulta il cartellone del Teatro Coccia per non perderti i prossimi appuntamenti. Perché il teatro è motore per la mente e per lo spirito.
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