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È andato in onda lo scorso weekend sul canale YouTube del Teatro Coccia e di A-Novara lo spettacolo “Cinque cerchi in un quadrato”, commissionato e prodotto dal teatro stesso.

Lo spettacolo racconta la storia di Cosimo Pinto, ex pugile e campione olimpico dei mediomassimi alle Olimpiadi di Tokyo del 1964. L’ex atleta, presente alla conferenza stampa di presentazione dell’opera teatrale, è originario di Novara, essendovi nato nel marzo del 1943. Ed è proprio in questa città che inizia a boxare fin da giovanissimo, tra le fila della squadra locale Novara Boxe. Nei primi anni ’60 Cosimo Pinto è in continua crescita e raggiunge il culmine con la sopracitata vittoria alle Olimpiadi. Oltre a quella prestigiosa medaglia però ne arrivano altre: un oro ai Giochi del Mediterraneo, un altro ai Campionati Mondiali Militari ed infine un bronzo agli Europei. Ma, a dispetto di tutti quelli che lo avrebbero voluto vedere campione di livello internazionale anche tra i professionisti, Cosimo Pinto decise di concludere la propria carriera tra i dilettanti, interrompendo l’attività a soli 25 anni.

Immagine tratta da: lopinionistanews.it

Lo spettacolo, diretto da William Cisco, è un alternarsi di tre diverse scene. Infatti, nella prima parte si possono ammirare l’attore Daniele Bacci e il baritono Andrea Vincenzo Bonsignore, nel ruolo di allenatore e pugile. Emerge in maniera molto chiara la relazione e il rapporto che si instaura sul palco, come nella vita, tra queste due figure opposte ma così vicine.
Ad accompagnare i protagonisti sono le musiche della giovanissima Paola Magnanini dell’Accademia AMO. La compositrice è riuscita nell’intento di far immergere lo spettatore all’interno dell’opera teatrale, romanzando la vicenda e dando colore all’intera scena.

Successivamente si può ammirare proprio l’ex pugile sul ring di Tokyo ’64, mentre disputa la finale contro il rappresentante dell’Unione Sovietica Kiselev che gli varrà la medaglia d’oro. Le immagini in bianconero sono quelle originali del match, grazie a cui si può ammirare tutto il fascino e la competizione di questa disciplina, nonché la straordinaria prestazione che il nostro campione olimpico fece quel giorno sul ring.

Nell’ultima parte invece appare Cosimo Pinto oggi, intervistato da Vittorio Parisi. Grazie ai racconti del protagonista, ben sollecitato dagli spunti e dalle domande del suo interlocutore, vengono raccontati i momenti più importanti della vita sportiva e non dell’ex pugile, episodi sicuramente comuni alle vite di tante persone.

Dunque, “Cinque cerchi in un quadrato” risulta essere un’opera compiuta e che lascia il segno. Lo spettacolo non cade mai nella banalità e riesce ad elevare il protagonista Cosimo Pinto e tutto il mondo del pugilato emozionando lo spettatore. In ultimo, da sottolineare anche la volontà del regista di dividere lo spettacolo nelle tre fasi descritte precedentemente: la scelta si è dimostrata pienamente indovinata e rende ancora più completo lo spettacolo stesso.

 

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