Progetto Aging: Il Ministero dell’Università e della Ricerca premia il Dipartimento di Medicina Traslazionale (DiMET) come dipartimento di eccellenza insieme al Dipartimento di Studi Umanistici (DiSUM) e il Dipartimento di Scienze della Salute (DiSS) per il quinquennio 2023-2027.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca, all’inizio del nuovo anno, ha formalmente riconosciuto che tre dei nostri dipartimenti hanno superato la selezione per entrare nelle graduatorie dei migliori 350 dipartimenti dell’Italia intera. Notizie importanti e di un certo spessore per l’Università del Piemonte Orientale, che vede riconfermata la sua eccellenza. Infatti l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha stilato la graduatoria finale.
Grazie al progetto Aging, presentato come ulteriore eccellenza del DIMET, il dipartimento si è classificato terzo nella classifica nell’area delle scienze mediche che otterranno un finanziamento ministeriale che varierà da 1 a 1,6 milioni di euro annui, più un sostanzioso budget di 250.000 euro riservato alla propria infrastruttura.
Progetto Aging: scopriamone la realtà
- Traslaging: con la partecipazione dell’UPO Bank si cerca di dare vita al “Novara Cohort Study”. Esso raccoglie dati biologici e clinici. Verranno analizzati integralmente per determinarne aspetti biologici, biografici e ambientali per individuarne i processi di invecchiamento.
- Bettercare4aging: Si sperimenteranno modelli per la prevenzione della cronicità e della fragilità, grazie alle strutture sanitarie territoriali, che favoriscano la continua iterazione ospedale-territorio. Oltre ad esso si vuole favorire la continuità degli interventi sulle persone affette da disabilità e malattie croniche.
- Teachingaging: si prefigge l’obiettivo di portare avanti corsi per i sanitari che vogliono operare nel mondo della salute dell’anziano e alle patologie ad esse collegate. Essa vuole promuovere stili e modelli di prevenzione e all'”healthy aging”. Il Centro SIMNOVA porta avanti l’intero progetto.
La ricerca portata avanti si riconduce del NODES (Nord Ovest Eco Sostenibile) che l’Unione Europea finanzia con i fondi del PNRR.